Dentro la pausa di una musica jazz
Annalisa Frontalini
Fotografie e postfazione di Paolo Soriani; Prefazione di Claudio Damiani; In copertina: Fotografia di Paolo Soriani
pp. 96 | 12x18 | 978-88-94860-26-9 | Interno a colori
L'amore appare subito totale, l'amato è amato in ogni sua parte, anche nelle sue parti oscure, anche nel suo dolore («M'innamoro del tuo dolore / perché il mio l'ho perso»). È commistione totale, liquefazione e mescolamento («Mi guardi e divento liquida / il mio cuore diventa liquido»). Per quanto nero ci potrà essere nell'amato, l'amore, come un detersivo magico, onnipotente, farà tutto bianco («la luce candida ti travolgerà / e più forte sarà di ogni nero»).
Dalla prefazione di Claudio Damiani
La poesia di Annalisa mi ha conquistato perché rispecchia il suo essere. È la sua personalità fatta parola. E allo stesso tempo la sua è una poesia visiva, fatta di colori, di frammenti di vita, di profumi e di sensazioni.
Il suo è uno stile che definirei impressionista, delicato e con un linguaggio prezioso e mai aulico. È una parola sussurrata, un viaggio in punta di piedi nell'anima, come una musica lontana che ti rapisce e ti conduce verso la meta.
Dalla postfazione di Paolo Soriani